venerdì 27 settembre 2013

“VOCE DI DONNA” AL T.A.G. L’Astra Roma Ballet per salutare sulle punte l’estate e un brindisi di benvenuto alla nuova stagione teatrale

Domenica 29 settembre, alle ore 18,30, riaprono le porte del Teatro Antonio Ghirelli  per l’ultimo appuntamento dell’estate. Nell’ambito della rassegna Clickin’ & Dancin’, organizzata dalla Fondazione Salerno Contemporanea su progetto di Giusy Tesone, ad essere protagonista della scena sarà l’Astra Roma Ballet con il suo nuovo spettacolo, Voce di Donna, che ha debuttato in prima assoluta lo scorso 25 luglio al Festival Internazionale “Invito alla Danza”, lasciando ancora una volta il pubblico entusiasta.
Un grande appuntamento, quindi, con uno dei nomi più apprezzati nel panorama della danza internazionale.
La Compagnia è stata creata dall’etoile Diana Ferrara, una splendida ballerina che ha danzato con nomi illustri del calibro di Rudolf Nureyev, Vladimir Vassiliev, Denis Ganio, ed ancora, Raffaele Paganini, Tuccio Rigano, Waldemar Karaczewski e tanti altri. La sua scuola è punto di riferimento per i migliori ballerini italiani ed è formata da danzatori in grado di interpretare i diversi stili e stare sempre al passo con le innovazioni che il ballo propone.

Al termine dello spettacolo, poi, ci sarà un brindisi per chiudere la porta della Fornace sulla splendida mostra fotografica e dare il benvenuto alla nuova programmazione. Sarà anche un momento, per tutte le scuole di danza salernitane protagoniste dell’allestimento, di confrontarsi, di dialogare, di intraprendere, insomma, quella riflessione sulla danza che la Fondazione Salerno Contemporanea ha voluto avviare con la manifestazione Clickin’ & Dancing.

 Voci di Donna
Un vero e proprio omaggio al mondo al femminile in punta di piedi quello allestito dalla Astra Roma Ballet in uno spettacolo che vede le coreografie di Enrico Morelli e Milena Zullo in cui si analizza la tematica della
donna. Lo spettacolo si compone di due parti Turris Eburnea e Joni Songs.
Con musiche di Faraualla, Sollima, e L’Arpeggiata, Turris Eburnea rievoca personaggi femminili del sud di straordinaria forza interiore e determinazione.  Tra fragilità e finzioni si esaltano i chiaroscuri, violentemente seducenti, di donne sempre sulla difensiva, dilaniate da una vita mai vissuta in prima persona, ma sempre secondo ruoli voluti da altri. E’ un omaggio che Morelli fa alle donne e madri della sua terra. Con testi e musiche di Joni Mitchell, Joni Songs è un viaggio attraverso i racconti poetici e crudi di un’autrice unica, che ha attraversato, dagli anni 60 fino ai giorni nostri, il mondo musicale americano e non solo. Una pioniera sensibilissima e audace della canzone d’autore, della quale divenne un’icona.



(fonte uff. stampa evento)

Musica-Evento. A Vallo della Lucania riapre la "Finestra Jazz"


Calato il sipario sulle manifestazioni estive, si riapre la ‘finestra musicale’ più attesa. Finestra Jazz, rassegna internazionale organizzata dall’omonima associazione, dopo l’applaudita anteprima del 3 settembre, con il progetto Mater Lucania di Antonio Onorato e Vincenzo Bavuso, apre la sua undicesima edizione, resa possibile anche grazie alla collaborazione con l’ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, la Diocesi di Vallo della Lucania, la BCC Comuni Cilentani e gli amici sponsor che da sempre sostengono l’iniziativa.
L’edizione annuale si svolgerà stasera e domani (27/28 settembre), e proseguirà nella formula dei week musicali anche nei prossimi mesi. Il periodo di svolgimento rimarca l’innovativa scelta degli organizzatori che, nel segno di un’effettiva destagionalizzazione dell’offerta culturale del territorio, non hanno voluto accavallare alle altre innumerevoli iniziative del ‘mordi e fuggi’ estivo, al fine di rendere maggiormente fruibile la programmazione dell’evento.

Apre la due giorni musicale – stasera, presso il Teatro La Provvidenza, ore 21 - il concerto della Swing Valley Band, con Giorgio Cùscito al sax tenore Mario Caporilli alla tromba, Ferdy Coppola sax tenore e voce, Guido Giacomini al contrabbasso, Fabiano Giovannelli alla batteria, Monica Gilardi voce. La band ricreerà come per incanto le atmosfere dei famosi locali di Harlem negli anni '30: il Cotton Club, ma anche il Savoy e il Paramount. Il repertorio è un'occasione unica per poter ascoltare dal vivo la musica dei vecchi dischi a 78 giri di Duke Ellington, Jimmy Lunceford, Chick Webb, Count Basie, Louis Jordan, Cab Calloway: una vera e propria "Harlem Renaissance".

Domani, alle ore 21, presso l’Auditorium del Seminario torna il magico bandoneon di Daniele Di Bonaventura, che, con la sua Band'Union, composta da Felice Del Gaudio, contrabbasso, e Alfredo Laviano, percussione, presenterà il suo ultimo lavoro, Nadir (Tuk Music).
Ideata e realizzata per la prima volta nell’anno 2001, e avente all’attivo programmazioni che hanno visto calcare il palcoscenico vallese da parte di artisti di calibro internazionale, nelle varie edizioni la rassegna internazionale Finestra Jazz ha ospitato vere e proprie leggende viventi del jazz, come Hal Singer, Benny Golson, Steve Grossmann, Rick Margitza, Renato Sellani, Anne Ducros, Enrico Pieranunzi, Franco Cerri, Danilo Rea, Roberto Gatto, Flavio Boltro, Lino Patruno, Giorgio Rosciglione, Dario Deidda, Massimo Moriconi, Ares Tavolazzi ed indimenticabili musicisti ormai scomparsi come Romano Mussolini, Bobby Durham, Bruno Lauzi, per un totale di circa 200 artisti. La scelta di investire nell’alta valenza artistica delle performance è motivata nel non secondario obiettivo di incentivare nelle aree interne della provincia un turismo d’arte che trova conforto nella crescente affluenza di pubblico registrata negli anni.

Ingresso libero.
Per info:
340.5581713



martedì 24 settembre 2013

Arte. Questa è la mia storia. O la nostra? in mostra a Salerno

Si terrà dal 17 al 24 settembre, presso il Punto di Portarotese, "Questa è la mia storia. O la nostra?", mostra/installazione fotografica di Laura Frasca e Laura Bessega, a cura di Yulia Tikhomirova e con allestimento di Peppe Natella, organizzata da ARCI Salerno, Il Mondo in Rosa e S.O.Solidarietà Onlus con il patrocinio dei Comuni di Salerno e Bologna. 
La mostra, inaugurata lo scorso martedì, resterà visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 22.30. 

Approfondimento: dietro la mostra…
Il progetto fotografico Questa è la mia storia. O la nostra? è composto di 33 ritratti accompagnati ognuno da una serie di "fototessere". All'esposizione, collocata all'interno del Palazzo d'Accursio, si aggiungono una installazione sonora che propone le tracce delle interviste ai soggetti rappresentati e una video presentazione delle immagini di vita quotidiana dei personaggi.
Un pittore brasiliano, una ballerina russa, un creativo argentino, un'artista giapponese, un ristoratore palestinese, una sarta angolana insieme a tanti altri sono i soggetti della mostra fotografica Questa è la mia storia.. che indaga il rapporto tra le persone e il contesto in cui vivono e lavorano.
E proprio il "lavoro" è il concetto fondamentale per questo progetto artistico. Le autrici hanno scelto di ritrarre i soggetti all'interno dei loro posti di lavoro (o, in alcuni casi, nei luoghi che hanno per i personaggi una valenza particolare), un'ambiente che diventa in qualche modo la chiave di lettura delle loro personalità.
Anche se la serie di ritratti "principali" prende spunto dalla tradizione del ritratto ambientato, che conferisce importanza non solo al volto ma a tutto ciò che sta intorno al soggetto, ritraendo così anche l'ambiente sociale, sarebbe sbagliato collocare questo progetto fotografico nell'ambito esclusivo dell'indagine sociale, né tantomeno si può catalogarlo come un tentativo di raccontare il fenomeno dell'immigrazione.
La particolarità di questo lavoro sta principalmente nell'impostazione concettuale delle due artiste di coinvolgere i soggetti nella parte decisionale del processo creativo, offrendo loro la libertà di scegliere come essere ripresi: il luogo (con la condizione che rappresenti un posto significativo per loro o per la loro professione), gli abiti da indossare, gli oggetti intorno.
La partecipazione attiva da parte dei personaggi è stata una scelta coraggiosa, promossa dalle fotografe proprio per segnare la distanza tra il loro approccio e quello più superficiale, tendente a raffigurare gli immigrati unicamente come le vittime (sia delle politiche sull'immigrazione sia del razzismo quotidiano) e di conseguenza come soggetti passivi agli occhi di un fotografo e del pubblico.
Il progetto mette in mostra una serie di volti che disegnano non un fenomeno di immigrazione che spersonalizza i soggetti, ma le loro storie individuali, le loro origini e il background diversissimi, rendendo così una qualsiasi catalogazione impossibile.
Il concetto di "personalità individuale" è evidenziato nella serie di "fototessere" presentate in linea parallela ai ritratti "principali". La fototessera in qualche modo racchiude il percorso del migrante verso il paese nuovo: dal passaporto, al visto, al permesso di soggiorno, al nuovo passaporto ancora, nel caso di un'immigrazione "fortunata" che si conclude con l'acquisizione di una cittadinanza nuova. Il linguaggio visivo usato dalla fototessera comune è un linguaggio anch'esso "burocratico", rigido, incaricato di svelare e mostrare tutto, senza pero riuscire a raccontare molto delle persone ritratte. Nel progetto Questa è la mia storia… il concetto della fototessera viene ribaltato completamente. La scelta di usare l'obiettivo "giocattolo", di lasciare le zone fuori fuoco, di permettere ai soggetti di sorridere o di prendere gli oggetti in mano rovescia l'approccio distaccato e indifferente usato per le fototessere, rilevando ancora una volta l'idea principale del lavoro: guardare le persone con attenzione e curiosità soffermandosi sulle loro storie di vita individuali piuttosto che classificarli con l'etichetta di "immigrato".


(fonte yartproject.com)

Dal 27 al 29 settembre al Teatro Ghirelli di Salerno incontri e spettacoli sui temi lavoro, famiglia, solidarietà, sviluppo

“Per crescere Insieme” – questo lo spirito ed il senso che anima la Festa provinciale delle ACLI di Salerno, che si terrà dal 27 al 29 settembre prossimi, nella suggestiva Area ex Salid che ospita il Teatro “A. Ghirelli”. Un luogo restituito alla comunità ed al territorio, uno spazio che evoca il lavoro e la sua operosità, una visione corresponsabile che favorisce l’incontro e la libera espressione delle singole individualità. Già nella scelta dei luoghi, dunque, si fa chiara l’idea ed il senso della Festa Acli Salerno che rilancia la mission di un Associazione popolare, operosa e radicata sul territorio, che dall’incontro e dalla condivisione, vuole rilanciare e caratterizzare la sua azione di promozione sociale.

Programma:
La Festa avrà inizio venerdì 27 settembre alle ore 18,00 con i saluti ed il benvenuto del Presidente provinciale delle ACLI, Gianluca Mastrovito, a cui seguirà il Salotto della Famiglia, nel quale autorevoli rappresentanti istituzionali e del mondo associativo, rilanceranno l’idea di Famiglia alla luce delle elaborazioni e proposte delle Settimane Sociali appena trascorse.
Seguirà, il lancio a cura di Marco Griffini, Presidente nazionale Ai.Bi. – Amici dei Bambini, della Campagna nazionale sul Sostegno senza Distanza e del casting ad esso collegato, che fa di Salerno una delle 12 piazze italiane scelte per l’occasione.
Il momento dal fare familiare, continuerà grazie al Laboratorio teatrale L.A.A.V. – che metterà in scena “Lo Sgalateo” di Tiziana Cilumbiiello, lavoro teatrale che richiederà l’interazione con il pubblico.
Ricca di appuntamenti la giornata del sabato 28 settembre, che prevede la presenza di restanti Salotti tematici, anche qui ben partecipati grazie ad autorevoli e competenti presenze istituzionali e del Terzo Settore.
Sfondo della giornata la cultura, la legalità e l’integrazione temi promossi dalla Cooperativa Dignità del Lavoro di Cosenza, con la presentazione del Gioco da tavolo sulla Legalità “Cittadini”, che sarà giocato da alcune classi delle medie salernitane e dall’Ufficio diocesano Migrantes, che animerà un intermezzo di cultura e tradizione popolare, con l’intervento di alcune comunità migranti di Salerno. Melodie, emozioni ed energie caratterizzeranno la sera di sabato 28 grazie alla Compagnia teatrale Senza Rete dell’unità operativa di Salute Mentale Cava/Vietri, che presenteranno “Lo Cunto dell’Uerco”, opera teatrale itinerante e i più famosi “Picarielli”, maestri nel coinvolgimento popolare con le danze ed i canti della tradizione. La domenica 29 mattina, daremo invece libero spazio ai laboratori ludico-creativi promossi dal Punto Famiglia ACLI, con momenti dedicati alla fabulazione, al fumetto, alle mani abili ed alla musica. Giornata della Festa per eccellenza, che si concluderà intorno alla mensa eucaristica, celebrata dal vicario generale diocesano, Mons. Marcello De Maio.
L’evento, aperto a tutti militanti e simpatizzanti, aclisti e non, sarà allietato da degustazioni e gustosi momenti culinari gratuiti, grazie alla sinergia e disponibilità dell’importante kermesse Buon Pescato Italiano e dai Ristoratori di Corbara, nell’intento di promuovere il territorio, a partire dai suoi prodotti e dalle sue tipicità, che rappresentano una ricchezza.


(fonte: uff. stampa Comune di Salerno)

venerdì 20 settembre 2013

Restauro. De Luca: "Palazzo Fruscione diventerà luogo di produzione culturale"

"Un momento di grande emozione e partecipazione per tutti coloro che hanno creduto nel recupero di questo palazzo che è la storia della nostra città". Così il Sindaco di Salerno e Vice Ministro Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca ha salutato la riapertura di Palazzo Fruscione, storico edificio nel cuore del centro storico di Salerno (poco distante da San Pietro a Corte), tornato al suo antico splendore dopo i complessi lavori di restauro eseguiti dal Comune di Salerno. "Da oggi - ha dichiarato il primo cittadino - si può dire simbolicamente che è morta quella che Aurelio Musi ha definito la "città assente", la città che per 8-9 secoli ha dimenticato la sua storia. Questo meraviglioso recupero artistico segna la fine della Salerno che non aveva orgoglio e memoria di sé e della sua storia, della Salerno delle "chiancarelle", delle discariche e del cementificio in città, dello scasso di Pastena, della Salerno perduta in clientele politiche e piccolo borghesi. Dopo il terremoto dell'80 ho avuto paura che il nostro centro storico fosse condannato all'abbandono e alla devastazione. Ricordo i palazzi crollati, il degrado, la droga che circolava. Qui non arrivava nessuno. Eppure nessuno se ne vergognava. Ci è voluta quasi follia per avviare il recupero del centro storico e ci è voluto un lavoro gigantesco per restituire alla città i luoghi della sua storia millenaria. Vorrei che il senso di appartenenza a questa storia arrivi a tutti i cittadini, vorrei che tutti ricordassero che Salerno, prima "universitas" d'Europa, è stata mille anni fa la culla della cultura e della scienza occidentale.
Il Palazzo, che negli anni ’80 e ’90 era occupato abusivamente, diventerà un luogo di produzione culturale che collegheremo con il vicino Ostello della Gioventù. Palazzo Fruscione e il Complesso di San Pietro a Corte sono un vero e proprio percorso nella gloriosa storia di Salerno, che oggi si unisce con la storia moderna della città che guarda all'Europa. Come all'epoca, oggi la città, con il suo dinamismo, con le sue opere di grande architettura contemporanea, si apre al mondo e si propone come una delle realtà più vive d'Italia e d'Europa. Questo percorso di rinascita di Salerno - ha concluso il Sindaco De Luca - sarà concluso e sarà consegnato nelle mani delle giovani generazioni, affinché lo custodiscano orgogliosi della loro storia".
Per celebrare l’evento, il Comune di Salerno ha organizzato, per il giorno venerdì 20 ed il giorno sabato 21 settembre, un ricco programma di visite guidate, concerti di musica classica e jazz. I cittadini ed i visitatori potranno così conoscere da vicino un luogo incantevole. 

(fonte ufficio stampa Comune di Salerno)

giovedì 19 settembre 2013

Architettura e Restauro. Palazzo Fruscione è pronto! Inaugurazione e spettacoli musicali

Venerdì 20 settembre, alle ore 9.30, il Sindaco di Salerno e Vice Ministro Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca presiederà alla cerimonia di riapertura di Palazzo Fruscione nel cuore del centro storico di Salerno (poco distante da San Pietro a Corte). Il prezioso edificio è tornato al suo antico splendore dopo i complessi lavori di restauro eseguiti dal Comune di Salerno. Per celebrare l’evento il Comune di Salerno ha organizzato, per il giorno venerdì 20 ed il giorno sabato 21 settembre, un ricco programma di visite guidate, concerti di musica classica e jazz. I cittadini ed i visitatori potranno così conoscere da vicino un luogo incantevole. 

Il programma delle esibizioni musicali: 

- Venerdì 20 settembre, presso Area Complesso San Pietro a Corte 
ore 18,00-ore 20,30: Musica classica 
ore 21,00-ore 23,00: Latin Jazz 

- Sabato 21 settembre, presso Area Complesso San Pietro a Corte 
ore 22,00-24,00: Gipsy 

 (Fonte: uff. stampa comune di Salerno)


Approfondimento: "Dentro il Palazzo"
Il palazzo Fruscione sorge nel pieno centro storico della città di Salerno, nel quartiere detto dei barbuti dalla lontana epoca in cui i Longobardi si stabilirono in città.
La denominazione del fabbricato deriva dall’ultima famiglia che lo ha abitato, la famiglia Fruscione, appunto, cui il palazzo è stato espropriato nel 1967 per pubblica utilità.
Esso si sviluppa attualmente in cinque livelli fuori terra per un’altezza totale di quasi 25 metri, ed occupa un’area pari ad oltre 530 metri quadrati. La facciata principale dell’edificio reca una impostazione di tipo ottocentesco, ovvero: allineati con i vani a pianterreno, cinque finestre al primo piano, cinque balconi al secondo, una finestra centrale e altri quatto balconi all’ultimo piano. Il lato opposto, invece, è quasi completamente occupato dalla chiesa dell’Annunziatella di S. Andrea, fondata nel 1726 occludendo completamente la stretta stradina che costeggiava il fronte nord del fabbricato.
I prospetti laterali conservano pregevoli decorazioni databili intorno alla metà del XIII secolo d.C. ed appartenenti ad un antico edificio che poteva essere l’Episcopio di Salerno, o forse la residenza di un principe normanno. Più precisamente, al livello stradale lungo il vicolo dei Barbuti, sebbene ad una quota inferiore rispetto all’attuale piano stradale, si possono osservare tre archi in tufo bicromo, che si impostano su due colonne molto esili aventi capitello a volute. L’arco centrale è poi sormontato da una trifora realizzata con tarsie lapidee.
Al secondo livello del palazzo Fruscione, poi, si conservano alcune bifore, anch’esse sorrette da colonne, mentre il terzo piano mostra un loggiato costituito da archetti ogivali intrecciati, impostati su colonnine che poggiano su una fascia continua lavorata a losanghe. Il loggiato doveva avere la funzione di illuminare gli spazi retrostanti con una apertura continua, avente un interasse tra le colonnine pari a circa 60 centimetri.
Il prospetto sud dell’edificio, poi, presenta al livello stradale due colonne, al primo e secondo livello alcune bifore ed archetti intrecciati.
La struttura è costituita da parti aggregatesi in epoche diverse; il nucleo più antico risale all’alto medioevo e raggiunge la quota attuale di circa 7 metri dal piano stradale, ma nel XII secolo doveva approfondirsi di ulteriori 3,70 metri circa; esso fu sopraelevato già in età normanna e, più tardi, a cavallo tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento. Nel secolo scorso, infine, il palazzo fu ristrutturato e portato a quattro piani.
All’interno, risalgono all’alto medioevo i due piedritti marmorei, alti 160 centimetri, decorati con motivi vegetali, conservati sul lato destro dell’androne.

(Testo e immagine “Palazzo Fruscione” di MP Mirabilia srl)





Arte. Mostre lungo lo stivale: le prossime aperture

MODENA: “IL GUERCINO RITROVATO” presso il Palazzo Ducale di Modena
Dal 22 settembre al 30 novembre 2013

Modena si prepara a essere protagonista di un’esposizione tra le più suggestive dell’anno: dal 22 settembre al 20 novembre, presso la Sala del Trono di Palazzo Ducale, il pubblico per la prima volta potrà ammirare “Giuseppe e la moglie di Putifarre”, capolavoro del Guercino recentemente ritrovato ed entrato nella collezione della Zanasi Foundation.
“Giuseppe e la moglie di Putifarre” fu eseguito dal Guercino nel 1631 per Francesco I d’Este, duca di Modena, e successivamente venne disperso. Gli studiosi erano perfettamente a conoscenza dell’esistenza del capolavoro, proprio grazie alla notevole mole di documentazione esistente sul Guercino, ma il passaggio del dipinto per molte famiglie private ne fece perdere le tracce. Si pensa che fu Laura Martinozzi, membro del governo modenese molto stimata dalla famiglia d’Este, a ricevere in dono il quadro e a portarlo con sé nelle maggiori corti europee una volta ritiratasi a vita privata. Dopodiché il capolavoro passò nelle proprietà di varie famiglie della nobiltà umbro-marchigiana, fino all’acquisizione da parte della Zanasi Foundation, avvenuta nel 2011. Dunque, dopo secoli in cui se ne persero completamente le tracce, questa straordinaria opera sarà visibile al grande pubblico a Modena, in una mostra curata da Nicholas Turner e Federica Gasparrini, ospitata negli spazi di uno dei più prestigiosi edifici seicenteschi italiani, Palazzo Ducale, oggi sede dell’Accademia Militare.



ROMA: “Guido Guidi. Cinque paesaggi” presso Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD)
Dal 19 al 30 settembre 2013

Si apre giovedì 19 settembre 2013 alle ore 18.00 a Roma, negli spazi museali dell’ICCD recentemente ristrutturati, la prima personale di Guido Guidi a Roma. La mostra affronta il periodo inaugurale di una ricerca, avviata da Guidi nel 1982-1983, caratterizzata dal passaggio a una macchina fotografica di grande formato; con essa avvia l’esplorazione di paesaggi collocati lungo un asse geografico che dal circondario cesenate – luogo di nascita e di residenza del fotografo – si prolunga verso nord sino a Venezia, la sua città adottiva, e alle Prealpi venete. Lungo questo tragitto, compiuto settimanalmente per anni, Guidi ha fotografato dapprima autonomamente, quindi sulla scorta di incarichi ricevuti dal Dipartimento di Urbanistica dell’Università IUAV di Venezia, dando vita ad un corposo archivio di immagini in grandissima parte inedite. Da questo viaggio ripetuto e dai progetti sviluppati nel corso degli anni emergono diversi paesaggi che la mostra seleziona come altrettanti nodi di una precoce sezione della geografia italiana: il paesaggio campestre e agrario della provincia di Cesena, quello lineare della via Romea, quello dell’urbanizzazione diffusa fra Mestre, Padova e Treviso, quello industriale di Porto Marghera, e infine quello storico del Monte Grappa, teatro della Prima Guerra Mondiale. Le 138 fotografie in mostra forniscono una descrizione accurata e anti-retorica di luoghi considerati marginali dall’iconografia ufficiale; allo stesso tempo, a distanza di trent’anni esse assumono già un inestimabile valore storico a fronte delle rapidissime trasformazioni subite dal paesaggio e nel contesto della rinnovata attenzione portata su di esso dalla cultura urbanistica e paesaggistica. 
La mostra, ideata insieme ad Antonello Frongia, ha l’obiettivo di riallacciare un nesso fra tradizioni, pratiche e generi fotografici che critica e storiografia hanno a lungo tenuto distinti, come la fotografia di “documentazione” e quella di “ricerca”, auspicando la ripresa di un dibattito sul valore e sulle possibilità della fotografia di paesaggio in epoca contemporanea. L’iniziativa offre così un’occasione importante per continuare a sondare dimensioni concettuali e figurative del territorio italiano.

MILANO: “Litterae - Ovvero La Bella Scrittura” presso la Biblioteca Nazionale Braidense
Dal 19 al 30 settembre 2013

La mostra “Litterae – Ovvero la Bella Scrittura”, organizzata dall’Associazione Cento Amici del Libro in collaborazione con laBiblioteca Nazionale Braidense, verrà inaugurata nella Sala Maria Teresa della Biblioteca (Via Brera, 28 – Milano) il 19 settembre 2013 alle ore 18. 
Presentazione di Andrea De Pasquale, Direttore Biblioteca Nazionale Braidense e di Laura Tirelli, Presidente Cento Amici del Libro, intervengono Laura Nicora, Paleografa e Giovanni De Faccio, Calligrafo.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 19 al 30 settembre 2013 dalle ore 9,30 alle ore 13,30 dal lunedì al sabato. 
L’esposizione in ricordo di Paolo Tirelli, per alcuni anni Presidente dell’Associazione, curata da Laura Nicora e Michele Losacco, presenta una raccolta di pergamene moderne della “Collezione Tirelli” che rappresentano i vari esempi di calligrafia nel corso dei secoli, accompagnata da documenti manoscritti e autografi originali (XIV-XX secolo) della Braidense. Nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, sabato 28 settembre alle ore 10,30 i curatori della mostra accoglieranno i visitatori proponendo una visita guidata. E' necessaria la prenotazione all'indirizzo: b-brai.comunicazione@beniculturali.it


NAPOLI: “Wim Wenders – Appunti di viaggi. Armenia Giappone Germania” presso il Museo Pignatelli
Dal 21 settembre al 17 novembre 2013
 
Appunti di Viaggio è il titolo della mostra allestita a Villa Pignatelli dal 21 settembre al 17 novembre 2013, che raccoglie una selezione di 20 fotografie di diverso formato scattate nell’ultima decade e tratte dalla pubblicazione più recente di Wim Wenders, Places Strange and Quite edita nel 2011. Le opere esposte, realizzate in Germania, Armenia e Giappone sono accompagnate da brevi appunti dell’artista che “immortalano” il pensiero al pari delle immagini. La fotografia è per Wenders,  uno dei principali protagonisti del Nuovo Cinema Tedesco, strumento per fissare la realtà dalla quale l’uomo si sta progressivamente allontanando rapito dalla virtualità dell’epoca contemporanea e favorito dall’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. L’apparente staticità delle immagini, confrontata con quelle in movimento dei film, è superata divenendo spunto per un racconto. Frammenti di una verità personale dichiarata attraverso l’”angolazione” che stimolano però la capacità immaginifica dello spettatore, accompagnato in questo viaggio anche dagli appunti dell’artista. Il corpus di opere in mostra rispecchia i filoni principali della ricerca di Wenders: la percezione diretta della realtà nel vedere e nel viaggiare. Immagini sospese che raccontano il passaggio dell’uomo attraverso la sua assenza, la memoria dei luoghi in un silenzioso flusso del tempo. La mostra, curata da Adriana Rispoli, è promossa e organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli con Incontri Internazionali d’Arte e Civita. E’ realizzata con il patrocinio della Regione Campania e grazie al supporto di: Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia, Goethe Institut di Napoli, Caronte & Tourist, Sorgenia, MAG JLT, Metropolitana Napoli; con la collaborazione tecnica di Willis Italia.


 (Fonte: beniculturali.it)

lunedì 16 settembre 2013

Area Archeologica di Fratte fruibile anche la domenica


Salerno - L'Amministrazione provinciale di Salerno ha stabilito l'apertura straordinaria dell’area archeologica di Fratte dal 15 settembre per tutte le domeniche fino al 27 ottobre 2013. In aggiunta ai consueti giorni di accesso al pubblico, i visitatori potranno ammirare i resti degli antichi abitati e delle necropoli etrusco-sannitiche. L'area di Fratte sarà accessibile non solo dal martedì al sabato dalle ore 9 alle 15, ma anche la domenica dalle ore 9 alle 14. La disposizione non rappresenta alcun aggravio economico per le casse dell’ente e si è resa possibile grazie a un’efficiente razionalizzazione dell’utilizzo del personale.
Il sito archeologico, interessato da importanti campagne di scavo effettuate dall’Università degli studi di Salerno, è oggetto di una crescente attenzione da parte del pubblico italiano e straniero, grazie anche alla strategia di valorizzazione messa in campo dalla Provincia che, all’interno del nuovo allestimento del Museo archeologico provinciale di Salerno, ha previsto l’installazione di una postazione multimediale dedicata alla ricostruzione virtuale dell’antica città. «I nostri luoghi e istituti della cultura raccolgono collezioni uniche al mondo – spiega l’assessore al Patrimonio, Cultura e Beni culturali della Provincia di Salerno, Matteo Bottone – L’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione amplia le opportunità di conoscenza e agevola la fruizione di tali beni culturali soprattutto da parte del pubblico giovanile, ma può costituire una piacevole occasione di scoperta per tutti i visitatori. Mi auguro che in tanti vogliano approfittare delle nuove opportunità di visita che, in via sperimentale, abbiamo esteso anche alla domenica proprio per venire incontro alle esigenze delle famiglie e di chi durante settimana non ha disponibilità di tempo».


(fonte: uff. stampa Provincia di Salerno)

Agenda: Una notte al museo.

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo organizza  “Una notte al museo”: da sabato 27 luglio 2013, e per ogni ultimo sabato del mese fino alla fine dell’anno, è prevista l’apertura serale dalle 20:00 alle 24:00 dei luoghi d'eccellenza della cultura tra musei e aree archeologiche statali. In particolare le aperture saranno assicurate per i musei fino a dicembre 2013, mentre per i siti archeologici fino a settembre 2013.
Con la collaborazione della Direzione per la Valorizzazione il Ministero è riuscito a realizzare un progetto pilota che ha l’obiettivo di diventare un appuntamento stabile per rendere la fruizione della cultura più ampia possibile e per offrire ai turisti che visitano il nostro Paese un’opportunità indimenticabile. “Ho lavorato molto per questo progetto - ha dichiarato il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Massimo Bray  che avvicina i nostri musei agli standard europei e intende richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sull'importanza di questi luoghi, quali riferimenti essenziali per la promozione dei territori e dunque significativi veicoli di sviluppo economico. I cittadini e i turisti avranno la possibilità, fuori dai consueti orari di visita, di ammirare il patrimonio culturale dell’Italia”.

 
SALERNO: Una notte al museo
Sabato 28 settembre 2013, nell'ambito dell'iniziativa nazionale "Una notte al museo", è prevista un'apertura straordinaria notturna presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum (Sa) dalle ore 20.00 alle ore 24.00. L'evento è associato alle Giornate Europee del Patrimonio e pertanto l'ingresso al Museo, in via eccezionale, sarà gratuito.

Ecco il programma completo dell'iniziativa:
-          Dalle ore 20.00 con uscita alle ore 24.00: Visita libera alle collezioni museali.

-          Dalle ore 21.00 alle ore 22.00: “Poter toccare”. Percorso organizzato per ipovedenti e non vedenti. I visitatori con tali esigenze specifiche potranno, nel rispetto delle opere, goderne appieno il contatto attraverso la percezione tattile.
-          Dalle ore 22, 00 alle ore 24, 00: Paestum nella Settima Arte.Proiezioni di una rassegna di documentari d’epoca e stralci da film in bianco e nero e a colori, che hanno interessato il sito di Paestum e il suo territorio dagli anni Venti del secolo scorso fino a epoche recenti. 

APPROFONDIMENTo: “Per saperne di più…scheda museo”

Contiguo al Parco Archeologico, il Museo nasce nel 1952 per esporre le metope e gli altri materiali provenienti dagli scavi dell’Heraion, il tempio di Hera Argiva edificato dai coloni greci alla foce del Sele. Realizzato su progetto dell’arch. M. De Vita, viene presto ampliato per l’esposizione dei reperti rinvenuti negli scavi delle necropoli e della città antica. Nel 1999 il museo viene riorganizzato con un nuovo settore dedicato alla fase della città romana ed un allestimento a rotazione dei materiali meno rilevanti. Nel 2009 è stata allestita la sezione preistorica. Il percorso si snoda su due piani dell’edificio con sezioni ordinate topograficamente e cronologicamente. All’ingresso è sistemato, in sospensione a riprodurre la collocazione originaria, il ciclo delle metope arcaiche – un tempo attribuito al piccolo tempietto (thesauros) del santuario del Sele - databili al 570-560 a.C. e raffiguranti scene della saga di Eracle ed altri episodi mitici mentre, nella sala accanto, sono esposte le più recenti metope del tempio maggiore dell’Heraion raffiguranti fanciulle danzanti in abiti ionici (500 a.C.), altri elementi architettonici ed i votivi rinvenuti nel santuario (tra i quali la piccola statua marmorea di Hera in trono di fine V – inizi IV a. C. ). Proseguendo nella galleria, una sezione illustra le fasi più antiche della città di Poseidonia, con l’allestimento dello splendido corredo di vasi in bronzo (sei hydriai e due anfore) e ceramica dell’Heroon, edificio di culto dell’agorà, forse consacrato all’ecista, mentre la sezione successiva è dedicata ai santuari urbani - quello settentrionale, di Atena (esposizione di elementi architettonici e terrecotte votive) e quello meridionale (oggetti votivi, oltre al celebre disco d’argento con dedica ad Hera, al cippo con dedica a Chirone ed al cd. Zeus in terracotta di influsso ionico) – ed ai luoghi di culto del territorio. Il settore successivo è dedicato alle necropoli: una selezione di corredi illustra le trasformazioni dei costumi funerari tra VI e IV a. C. per proseguire, al termine del corridoio, con la famosa Tomba del Tuffatore, del 470 a.C. circa, un unicum per l’epoca, che presenta le quattro lastre laterali con scene di banchetto mentre il coperchio raffigura un giovane che si tuffa, al quale si è dato un significato simbolico di passaggio al mondo dei morti. L’illustrazione delle necropoli continua nel corridoio successivo, con una scelta di lastre dipinte riferibili alle tombe lucane di IV a.C. - con le scene tipiche del defunto in armi a cavallo (ritorno del guerriero), di giuochi funebri e, per le tombe femminili, di attività domestiche - e termina con l’allestimento della tomba a camera di Agropoli, affrescata, con doppia deposizione maschile e femminile. Ritornando alla sale delle metope, si accede alla sezione dedicata alla scrittura ( stele con dedica in osco di un magistrato lucano a Zeus) ed all’artigianato, con l’esposizione della ricca produzione pestana a figure rosse (di rilevanza l’anfora firmata da Python con la nascita di Elena e l’oinochoe con il giudizio di Paride del cd. pittore di Afrodite). Al secondo piano la nuova sezione romana illustra le trasformazioni avvenute con la deduzione della colonia di Paestum nel 273 a.C.: alla statua bronzea di Marsia, copia della statua dedicata nel Foro romano, seguono statue di marmo, altorilievi, epigrafi, alcune con dedica a importanti personalità cittadine oltre ad oggetti domestici e ad un tesoretto di circa 700 monete d’argento. Infine, nella galleria superiore, è allestita la sezione preistorica che illustra le dinamiche del popolamento nel territorio pestano dall'Età della Pietra sino alla tarda Età del Ferro con particolare rilievo alla necropoli eneolitica scoperta in località Gaudo, illustrata anche attraverso la riproduzione in scala di una tipica tomba a grotticella.

venerdì 13 settembre 2013

Musica. Vinicio Capossela e la Banda della Posta stasera in scena a Salerno

Vinicio Capossela festa nazionale cgil Salerno 13 settembre 2013 Eventi a Salerno

di Rosanna Gentile
Vinicio Capossela e la Banda della Posta, dopo aver girato lo stivale per divulgare la tradizione della musica popolare in un mix brioso di suoni e costumi, danze e poesia, arrivano a Salerno. 
Si esibiranno stasera sul palco dell’Arena del Mare (sottopiazza della Concordia), a partire dalle ore 21:30, con ingresso gratuito.
Tra folk, polke, valzer, tango, mazurche e tarantelle, si prevede un concerto fuori dai suoni ordinari, nato per far ballare e non esser dimenticato. Un evento unico nel suo genere, che rientra nell’ambito di Effepiù 2013 - Festa Nazionale Fp Cgil 
Davvero vasta e variegata la scaletta, con la quale si compierà un viaggio a ritroso nel tempo, trotterellando e cantando, in cui si alterneranno pezzi legati alla tradizione rurale e i classici ballabili del passato. Non mancherà una selezione di brani del polistrumentista festaiolo di Hannover e una serie di omaggi all'emigrazione con i celebri testi del molleggiato Celentano e di Rocco Granata. 


Arte: "Rabbia e Silenzio" mostra itinerante di Vincenzo Vavuso, prima tappa a Salerno dal 15 settembre al 5 ottobre

Domenica 15 settembre alle ore 18.30, a Palazzo Pinto, sede della Pinacoteca Provinciale, in via Mercanti 63 di Salerno, sarà inaugurata Rabbia e silenzio, la  personale di arte visiva di Vincenzo Vavuso, che rimarrà esposta fino al 5 ottobre dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19. L'evento rappresenta la prima tappa di un cammino itinerante che porterà la mostra in numerose città d’Italia, a cominciare da Roma (dal 14 ottobre al 31 dicembre presso la Galleria d’Arte Contemporanea). L'esposizione si avvale del patrocinio dell’Amministrazione provinciale di Salerno e della presentazione critica del professor Angelo Calabrese, che ha curato anche la realizzazione del catalogo.
Vincenzo Vavuso, salernitano di adozione ma casertano di origine, si è fatto notare negli ultimi anni sia come autore di libri (La pittura espressione di noi stessi, excursus attraverso la pittura campana dell’Ottocento e di inizio Novecento) sia, soprattutto, come pittore creativo.
Le opere di questa esposizione d’arte, pittosculture materiche con inserimento di oggetti reali della vita quotidiana (scarponi, lenti, seghette, libri, perfino un water), vogliono comunicare un forte senso polemico contro la degenerazione morale e culturale che imperversa in questa società disorientata ed egemonizzata da potentati economici che ne svuotano l’anima. Le creazioni di Vavuso sono, perciò, caratterizzate da bruciature, squarci, lacerazioni, rotture e portano i segni della Cultura, dell’Arte, della stessa Dignità umana,calpestate, schiacciate, stritolate, umiliate. Sono forme parlanti finalizzate alla forza del simboloUn simbolo incisivo, concreto, che induce prima alla rabbia della coscienza, poi al silenzio della riflessione che prelude alla protesta: e quindi può tracciare la strada di un cammino fecondo verso una salto di qualità. Lo spiega chiaramente lo stesso Vincenzo Vavuso in un suo documento programmatico: “Il mio grido di delusione, di rabbia, di dolore, vuole essere un grido di amore e di speranza verso ciò che potrebbe essere e che invece è nascosto e soffocato dalla polvere”.



Cultura - "L'emendamento proposto dal Pd? Legittima la cultura dell'odio!"

“NON SI Può LEGITTIMARE CON UN EMENDAMENTO UNA CULTURA DELL’ODIO CHE DEVE ESSERE SENZA DUBBI CONTRASTATA”

Il gruppo salernitano Arcigay “Marcella Di Folco”, insieme all’antenna regionale Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della presidenza del Consiglio dei Ministri) ha indetto per domattina, sabato 14 settembre, alle ore 10.00, nell’area antistante la sede di Spazio Donna di piazza Vittorio Veneto 2, nei pressi della stazione centrale, una conferenza stampa, con successivo presidio, per manifestare la propria preoccupazione e il proprio dissenso in merito ad un emendamento che si vuole introdurre nella proposta di legge in discussione alla Camera dei Deputati su Omofobia e Transfobia. Nello specifico, la proposta di estensione della legge Reale-Mancino ai reati di matrice omotransfobica vede, paradossalmente, l’inserimento di un emendamento che vorrebbe salvaguardare la già garantita libertà di espressione, introducendo una pericolosa, inutile e ridondante legittimazione di opinioni “riconducibili al pluralismo delle idee, purchè non istighino all’odio o alla violenza, né le conformi al diritto vigente” (emendamento proposto dal PD) e che rappresenta, per le associazioni, un tentativo di legittimare, all'interno di quella norma, una cultura dell'odio che, senza dubbi, deve essere contrastata.

Vale a dire che si potrà:
dire che un ebreo non può fare l'insegnante,
dire che i gay sono malati,
dire che le lesbiche sono malate,
dire che le persone trans sono "scherzi di natura",
dire che ai rom non dovrebbe essere permesso avere figli,
dire che gli ebrei non dovrebbero gestire le banche,
dire che i neri e bianchi non si dovrebbero sposare,
purché questa "opinione" non inciti direttamente all'odio o alla violenza.
 

Una soluzione profondamente incivile, nociva e pericolosa per tutte le categorie discriminate e tutelate dalla Reale-Mancino, e non solo per quelle che Arcigay rappresenta.

Il presidio che seguirà alla conferenza stampa vedrà i volontari del “Marcella di Folco” e dell’antenna Unar informare i cittadini sul disegno di legge e sarà occasione per dimostrare il dissenso di Salerno, auspicando che si possa contribuire a far prevalere il buon senso e a migliorare la proposta in discussione alla Camera dei Deputati. “Ci sentiamo di scongiurare l'eventualità che questa classe politica – ha scritto Ottavia Voza, presidente Arcigay Salerno, in una lettera indirizzata agli onorevoli delle circoscrizioni campane - decida di abbassare la soglia di tolleranza dinanzi a questi fatti, inserendo dei "se" e dei "ma" in una deriva culturale che andrebbe invece respinta senza incertezze. Al Parlamento chiediamo di dire basta a chi discrimina, chi insulta, chi istiga all'odio, chi picchia, chi ferisce, chi stupra. Chiediamo alle elette e agli eletti di dirlo apertamente, senza "se" e senza "ma"”. L’invito a partecipare attivamente alla manifestazione è rivolto ai giornalisti, ai cittadini e alla rappresentanza parlamentare della provincia salernitana.


(comunicato stampa diffuso da Arcigay Sa)

Evento: A Cava de' Tirreni, 4 giornate dedicate alla birra


Ritorna a Cava de’ Tirreni la “Festa della Birra”
La nuova location dell’area urbana compresa tra Piazza Amabile e Viale Garibaldi e la partecipazione dei pub e delle birrerie cittadine: sono le novità della IV edizione della “Festa della Birra”, in programma da venerdì 13 a lunedì 16 settembre a Cava de’ Tirreni (Sa). Spettacoli, musica e sapori accompagnati da serate d’intrattenimento per i più piccoli. La manifestazione è promossa dalla Cooperativa Nuovo Millennio, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale

Spettacolo, musica e sapori tipici locali accompagnati da un boccale di birra. In più, le novità assolute della nuova location e del coinvolgimento dei pub della città. Anche quest’anno ritorna a Cava de’ Tirreni (Sa) la “Festa della Birra”, manifestazione promossa dalla Cooperativa Nuovo Millennio, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, in programma dal 13 al 16 settembre presso l’area urbana che va da Piazza Amabile (ex Piazza Lentini) al Viale Garibaldi.
«Su proposta del sindaco Marco Galdi abbiamo deciso di realizzare la IV edizione della manifestazione presso la nuova area pedonale cittadina, quella compresa tra la Scuola Don Bosco sita al Corso Mazzini e Viale Garibaldi, in modo tale da valorizzare ancor di più la zona che già con i Festeggiamenti in onore di Maria SS. Incoronata dell’Olmo ha richiamato un nutrito numero di visitatori, locali e non», ha affermato Bruno D’Elia, rappresentante della neonata organizzazione promotrice dell’evento, che questa mattina, mercoledì 11 settembre, ha presentato l’iniziativa al Palazzo di Città metelliano in compagnia del vicesindaco Giovanni Del Vecchio.
«Un momento di festa che va vissuto con uno spirito gioioso, perché coinvolge non solamente i grandi, ma anche e soprattutto i giovani, ai quali si vuole lanciare il messaggio educativo del bere in maniera equilibrata. E credo sia proprio questa l’occasione giusta per sensibilizzarli sulla tematica del “bere corretto”, che è strettamente correlata ad altri temi importanti, come quello della guida», ha spiegato il vicesindaco Del Vecchio. Le birre che saranno commercializzate nei vari stand avranno, infatti, una gradazione massima di 4 gradi.
«Un’altra novità importante dell’edizione 2013 della “Festa della Birra” - ha spiegato D’Elia - è il coinvolgimento dei pub e delle birrerie cittadine, che parteciperanno con propri prodotti. Un maniera, questa, per offrire loro ulteriore visibilità e compiere un primo passo che possa portare nel tempo la manifestazione a crescere sempre di più».
Il programma della “quattro giorni” (l’ingresso alla Festa è gratuito) sarà inaugurato alle ore 18.30 di venerdì 13 settembre, con l’apertura di una grossa botte di birra posta nei pressi di Piazza Amabile, ed alle ore 21.30 si proseguirà con il concerto di musica napoletana e popolare dei “Via Toledo”. L’indomani, sabato 14, alle ore 19.00 avrà luogo lo spettacolo dei “Mangiafuochi”, a cura de “I Sognatori Animazione”, ed a partire dalle ore 21.00 la serata “Western” a cura di Antonio Vitale.
Domenica 15 settembre sarà, poi, la volta dell’esibizione dimostrativa di Trial, a cura del “Trial Cava” con la partecipazione del giovanissimo campione cavese Emanuele Bisogno, seguita alle ore 21.00 dal concerto “Vascom Tribute” di Roberto Senatore. In chiusura, lunedì 16 settembre, alle ore 21.30, spazio alla musica live di “Gigi Soriano dj”, voce di Radio Marte e speaker ufficiale del Napoli Calcio.
Sapori, spettacolo e musica, quindi, ma non solo. La IV edizione della “Festa della Birra” prevederà anche momenti d’intrattenimento per i più piccoli. In ognuna delle serate in calendario, infatti, “I Sognatori Animazione” daranno vita ad uno spettacolo ad hoc: venerdì 13 toccherà alla serata in stile hawaianosabato 14 sarà la volta dello stile country,domenica 15 dell’animazione in stile hollywoodiano ed, infine, lunedì 16 settembre di quella in stile disney.

Per info e contatti: 

Cooperativa Nuovo Millennio; cell. 348 2464403 – facebook: Festa della Birra Cava – www.cooperativanuovomillennio.it –info@cooperativanuovomillennio.it