martedì 14 ottobre 2014

Fotografia - "Smile of life", la mostra fotografica per la lotta al cancro al seno.

Giovedì 16 Ottobre alle ore 20.30 presso il Complesso Monumentale di Santa Sofia Via Largo Abate Conforti Salerno, verrà inaugurata la mostra  fotografica “Smile of Life” dell’artista Daniela De Simone.
La mostra, promossa da “La Cometa del Sud Onlus”, nasce dal progetto “The tree of life”, campagna di sensibilizzazione sulla lotta al cancro al seno creata da Max’Spera Creative produttore dello spot (disponibile su youtube dal 10 ottobre ‘14), realizzato in collaborazione con Dada Art Time, Veradeis e Drops Comunicazione, verrà proiettato nel corso della serata inaugurale della mostra. I progetti “The tree of life” e “Smile of life” si propongono di concentrare  l’attenzione sulla prevenzione del tumore al seno, anche in relazione al mese rosa, in cui l’interesse verso questo tipo di realtà è condivisa a livello mondiale. L’iniziativa ha permesso la costruzione di una fitta di rete di collaborazioni, con lo scopo di creare una solida coscienza sociale sul tema e di fornire gli strumenti necessari alla prevenzione grazie alla creatività, la solidarietà e la collaborazione.

La mostra sarà aperta da giovedì 16 sino a domenica 19 ottobre 2014, dalle ore 10:00 alle ore 22:00.

Libri - Presentazione del romanzo di Bert D'Arragon, "Ichnusa"



VENERDI 17 LIBRERIA FELTRINELLI SALERNO Ore 18.00
Presentazione del romanzo  “Ichnusa” di Bert d'Arragon
Intervengono Ottavia Voza e Francesco Lepore, modera Lorenzo
Forte. Sarà presente l’autore.






Venerdì 17 ottobre alle ore 18:00 presso la Libreria Feltrinelli di Salerno, verrà presentato  “Ichnusa” secondo romanzo di Bert d’Arragon, scrittore italo tedesco, edito da Alpha Beta Verlag, la prestigiosa casa editrice di Merano diretta dal salernitano Aldo Mazza.
Ambientato nella Sardegna nordorientale di oggi, il romanzo affronta temi delicati e difficili, quali l’omosessualità, l’amore e la disabilità, la questione del celibato sacerdotale, sullo sfondo di una storia di restauro archeologico e di criminalità locale. Trattati con ironia e leggerezza, i temi conferiscono al libro impegno e  suggestioni, con uno schema narrativo che crea suspence e atmosfera noir. A  Serroli, località immaginaria dell’entroterra sardo, si incontrano i destini di Federica, studiosa d’arte d’origine austriaca, Don Oreste, prete toscano, il carabiniere Efisio, Fabrizio, geometra disabile e Mino, suo amico/assistente.
Le loro vite si incroceranno sullo sfondo di una ricerca archeologica che si tingerà di giallo e di mistero.


Autore:
Bert d'Arragon, nato nel ‘64 a Minden, Westfalia, si è trasferito in Italia a 21 anni finendo gli studi in Scienze dell’Antichità a Firenze. Impegnato fin dall’86 nell’Arcigay per i diritti delle persone lesbiche, gay, bisex e transgender, ha alternato l’impegno politico e sociale con il lavoro di ricerca archeologica e gli studi sul sufismo e buddismo. Il suo primo romanzo, “La libellula”, storia di due ragazzi omosessuali durante il fascismo e la Resistenza, è stato pubblicato nel 2009 dall’Istituto Storico della Resistenza. Nel 2008 ha vinto
il premio intitolato a Tiziano Terzani “Firenze per la cultura di Pace” con il racconto sul Tibet “Il filo d'erba sotto la tenda di ieri”. Nel 2015 uscirà il terzo romanzo, “Il Bimbo e la Quercia”, primo volume di una trilogia dedicata al misticismo del cristianesimo cattolico di Meister Eckhart, a quello ortodosso del Monte Athos e a quello islamico del Sufismo.  Dal ’99 vive e lavora a Pistoia.

lunedì 13 ottobre 2014

Arte - Un'esplosione di colori e fantasia per la scalinata dei Mutilati



Salerno - Un grande murales decorerà la scalinata “dei Mutilati”. Giovedì 16 ottobre la nota artista romana Alice Pasquini inizierà l’opera, che già da domenica 19 dovrebbe essere pronta. Sarà un omaggio non convenzionale voluto dalla Fondazione Alfonso Gatto con la direzione artistica di GreenPino alias Pino Roscigno. Ad annunciarlo alla cittadinanza è stata la Fondazione Alfonso Gatto, questa mattina a Palazzo di Città, con una conferenza durante la quale è stato presentato il progetto grafico del murales, che dovrebbe comprendere non solo la parte in muratura della scalinata che si snoda tra via Velia e la piazza Principe Amedeo. Con la colorata iniziativa artistica si spera di arginare una volta per tutte gli atti vandalici che, negli anni, hanno conferito alla centralissima scalinata un aspetto trascurato.

Dentro l’artista- notizie tratte dal sito ufficiale:

Alice Pasquini nasce a Roma nel 1980, dove tuttora vive e lavora. Non è solamente un artista ma anche disegnatrice, scenografa e pittrice. Dopo aver conseguito il diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma si è trasferita a Madrid dove si è specializzata in disegno d’animazione manuale per il cinema e televisione presso la Scuola ARS ANIMACIÓN. Nel 2004 ha conseguito il titolo di specialista in arte e critica d’Arte presso la Universidad Computense di Madrid. In Italia ha lavorato presso il fotografico de Il Venerdì di Repubblica ed è direttore artistico della rivista Greenager. Nel 2013 le sue opere sono state acquisite dal Comune di Roma e dai Musei Capitolini e sono state inserite all’interno dell’Ufficio rapporti con il cittadino. La sua indole apparentemente calma nasconde, in realtà, un inquietudine interna da cui deriva l’incessante esigenza di spostarsi continuamente da una città all’altra. Nella sua carriera, iniziata a inizio anni 2000, ha vissuto e lavorato in Spagna, Gran Bretagna, Francia, Norvegia, Olanda, Russia. Ha varcato i confini dell’Europa realizzando opere pubbliche in tutto il mondo: dal Marocco all’Australia. Non contenta del panorama europeo si è spinta in Marocco e perfino in Australia. Nonostante il lavoro d’illustratrice, Alice non ha mai interrotto la sua personale ricerca pittorica fino a decidere di slegarsi totalmente dall’ambito accademico-istituzionale continuando a creare opere in strada. Armata di stencil, pennarelli, pennelli e bombolette colora le metropoli eliminando il grigiore che abitualmente ci circonda. I suoi lavori, realizzati con vernice spray colorata e pittura acrilica, sono formati principalmente da ritratti sviluppando, così, una continua indagine sul corpo e sui volti umani.
Il suo inconfondibile stile si contraddistingue per l’impiego di tinte antitetiche, fredde VS calde, poiché, come lei stessa afferma: “Lavoro con la luce e non con i colori”. Questo contrasto tra i toni di colore presente nei suoi sfondi fa emergere sagome femminili, disposte in varie pose, e dipinte attraverso una linea decisa e spessa. Alice ha realizzato opere sia su muri di innumerevoli metropoli, sia su vari supporti di recupero come buste di cartone, superfici metalliche o lignee, segnali stradali o peltro o molto altro ancora. Il fascino di usare object-trouvé, caratterizzati da una superficie logorata dal tempo e contenitori di memorie passate, stimola la fantasia della creativa romana che vi interviene conferendogli nuova vita e nuovi connotati. Protagoniste indiscusse dei suoi lavori sono donne di carattere, bambine arrabbiate, impertinenti, curiose e solitarie. Nonostante i suoi personaggi suscitino nello spettatore sensazioni di dolcezza e sensualità la sua volontà d’espressione va ben oltre. Le sue opere sono, infatti, un inno alla donna in quanto individuo indipendente, capace di affrontare ogni situazione o difficoltà.