Riceviamo e pubblichiamo questa lettera:
Sono Giuseppe e sono disabile.
Da quando ho compiuto la maggiore età ho
raggiunto un'indipendenza maggiore grazie alla "patente B speciale"
che mi da la possibilità di guidare un veicolo adattato.
Il 26 febbraio 2014 mi scadeva la patente
quindi a gennaio ho telefonato, come in passato (la patente B speciale scade
ogni 5 anni), all'A.S.L. per prenotare il rinnovo.
Con sorpresa ho appreso che la
prenotazione della visita per il rinnovo, da quest'anno, si deve effettuare di
persona presso la sede dell'A.S.L. sita in Via Martin Luther King di Salerno.
Così ho fatto.
Le difficoltà sono cominciate sin dal
parcheggio, perché, sebbene la struttura sia dotata di un parcheggio privato in
grado di ospitare una quindicina di auto, non c'è nessuno a disciplinare l'ingresso
e l'uscita dei veicoli. Di conseguenza è facile restare fuori e, per una
persona con difficoltà motorie, diventa problematico raggiungere la struttura.
Finalmente al principio di gennaio prenoto
la mia visita, prevista per il giorno 6 marzo alle ore 15.00, a patente scaduta
e, quindi, inutilizzabile.
Il giorno 6 mi reco all'appuntamento col
mio accompagnatore, che quel giorno ha dovuto mantenersi libero per aiutarmi a
sbrigare le pratiche legate al rinnovo.
Arriviamo un pò prima per essere puntuali,
ma la sala d'attesa è stracolma e inizia la mia Odissea.
La folla rende i miei movimenti limitati e
a tratti impossibili, deambulo con l'ausilio di ortesi alle gambe e bastoni
canadesi. Ci sono pochi posti a sedere e tutti occupati.
Ho creduto che per i disabili provvisti di
prenotazione esistesse una via preferenziale o quantomeno un posto a sedere
riservato.
Purtroppo mi sbaglio e mi sono bastati
pochi minuti per capire che la prenotazione è inutile. Qualche
"genio" dell'A.S.L. ha pensato bene di organizzare l'alto numero di
pratiche nel seguente e ridicolo modo: ogni persona che entra deposita la
propria prenotazione (con orario!) su un tavolo incustodito messo in sala
d'attesa e, di tanto in tanto, qualche impiegato esce dall'ufficio e ne prende un
mazzetto, per poi chiamare affidando il tutto al caso, dalla serie "chi
prima arriva al tavolino, prima fa la visita!".
Dopo più di un'ora, finalmente, qualcuno
mi chiama: ennesima sorpresa!
Non mi chiamano per sottopormi alla visita
medica (per la quale ero lì), ma tutta quell'attesa in piedi è servita solo per
consegnare ad una segretaria la documentazione prodotta.
Ritorno nella sala d'attesa e dopo altre 2
ore e mezza viene fuori un impiegato che ci invita ad andarcene perché i
terminali si sono bloccati e non si può comunicare i dati alla motorizzazione
di Roma.
Stanco e deluso, prima di lasciare
l'edificio ho dovuto riprenotare una visita. Mi hanno garantito che la prossima
volta, dato il pomeriggio perso, sarei stato tra i primi.
Nuovo appuntamento: 13 marzo 2014 ore
12.00.
Inizia un film già visto. Parcheggio
pieno. Sala d'attesa dell'A.S.L. piena e ennesima lunga attesa, resa ancora più
snervante dalla poca educazione di un impiegato che, dopo vari solleciti da
parte delle persone in fila, ha detto le seguenti parole: "Mi avete rotto
i coglioni! Dovete aspettare!"
La storia del mio rinnovo "patente B
speciale", cominciata a gennaio, termina alle ore 14.00 del 13 marzo.
Finalmente posso guidare per altri 5 anni, intanto spero di cuore che qualcuno
renda meno complicato l'iter di rinnovo, soprattutto per le categorie protette!