Salerno - Un grande murales decorerà la scalinata “dei
Mutilati”. Giovedì
16 ottobre la nota artista romana Alice Pasquini inizierà l’opera, che già da
domenica 19 dovrebbe essere pronta. Sarà un omaggio non convenzionale voluto
dalla Fondazione Alfonso Gatto con la direzione artistica di GreenPino alias
Pino Roscigno. Ad annunciarlo alla cittadinanza è stata la Fondazione Alfonso
Gatto, questa mattina a Palazzo di Città, con una conferenza durante la quale è
stato presentato il progetto grafico del murales, che dovrebbe comprendere non
solo la parte in muratura della scalinata che si snoda tra via Velia e la
piazza Principe Amedeo. Con la colorata iniziativa artistica si spera di
arginare una volta per tutte gli atti vandalici che, negli anni, hanno conferito
alla centralissima scalinata un aspetto trascurato.
Dentro l’artista- notizie tratte dal sito ufficiale:
Alice Pasquini nasce
a Roma nel 1980, dove tuttora vive e lavora. Non è solamente un artista ma
anche disegnatrice, scenografa e pittrice. Dopo aver conseguito il diploma in
pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma si è trasferita a Madrid dove si è
specializzata in disegno d’animazione manuale per il cinema e televisione
presso la Scuola ARS ANIMACIÓN. Nel 2004 ha conseguito il titolo di specialista
in arte e critica d’Arte presso la Universidad Computense di Madrid. In Italia
ha lavorato presso il fotografico de Il Venerdì di Repubblica ed è direttore
artistico della rivista Greenager. Nel 2013 le sue opere sono state acquisite
dal Comune di Roma e dai Musei Capitolini e sono state inserite all’interno
dell’Ufficio rapporti con il cittadino. La sua indole apparentemente calma nasconde, in
realtà, un inquietudine interna da cui deriva l’incessante esigenza di
spostarsi continuamente da una città all’altra. Nella sua carriera, iniziata a
inizio anni 2000, ha vissuto e lavorato in Spagna, Gran Bretagna, Francia,
Norvegia, Olanda, Russia. Ha varcato i confini dell’Europa realizzando opere
pubbliche in tutto il mondo: dal Marocco all’Australia. Non contenta del
panorama europeo si è spinta in Marocco e perfino in Australia. Nonostante il lavoro d’illustratrice, Alice non ha mai
interrotto la sua personale ricerca pittorica fino a decidere di slegarsi
totalmente dall’ambito accademico-istituzionale continuando a creare opere in
strada. Armata di stencil, pennarelli, pennelli e bombolette colora le
metropoli eliminando il grigiore che abitualmente ci circonda. I suoi lavori,
realizzati con vernice spray colorata e pittura acrilica, sono formati
principalmente da ritratti sviluppando, così, una continua indagine sul corpo e
sui volti umani.
Il suo inconfondibile stile si contraddistingue per l’impiego di tinte antitetiche, fredde VS calde, poiché, come lei stessa afferma: “Lavoro con la luce e non con i colori”. Questo contrasto tra i toni di colore presente nei suoi sfondi fa emergere sagome femminili, disposte in varie pose, e dipinte attraverso una linea decisa e spessa. Alice ha realizzato opere sia su muri di innumerevoli metropoli, sia su vari supporti di recupero come buste di cartone, superfici metalliche o lignee, segnali stradali o peltro o molto altro ancora. Il fascino di usare object-trouvé, caratterizzati da una superficie logorata dal tempo e contenitori di memorie passate, stimola la fantasia della creativa romana che vi interviene conferendogli nuova vita e nuovi connotati. Protagoniste indiscusse dei suoi lavori sono donne di carattere, bambine arrabbiate, impertinenti, curiose e solitarie. Nonostante i suoi personaggi suscitino nello spettatore sensazioni di dolcezza e sensualità la sua volontà d’espressione va ben oltre. Le sue opere sono, infatti, un inno alla donna in quanto individuo indipendente, capace di affrontare ogni situazione o difficoltà.
Il suo inconfondibile stile si contraddistingue per l’impiego di tinte antitetiche, fredde VS calde, poiché, come lei stessa afferma: “Lavoro con la luce e non con i colori”. Questo contrasto tra i toni di colore presente nei suoi sfondi fa emergere sagome femminili, disposte in varie pose, e dipinte attraverso una linea decisa e spessa. Alice ha realizzato opere sia su muri di innumerevoli metropoli, sia su vari supporti di recupero come buste di cartone, superfici metalliche o lignee, segnali stradali o peltro o molto altro ancora. Il fascino di usare object-trouvé, caratterizzati da una superficie logorata dal tempo e contenitori di memorie passate, stimola la fantasia della creativa romana che vi interviene conferendogli nuova vita e nuovi connotati. Protagoniste indiscusse dei suoi lavori sono donne di carattere, bambine arrabbiate, impertinenti, curiose e solitarie. Nonostante i suoi personaggi suscitino nello spettatore sensazioni di dolcezza e sensualità la sua volontà d’espressione va ben oltre. Le sue opere sono, infatti, un inno alla donna in quanto individuo indipendente, capace di affrontare ogni situazione o difficoltà.
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