di Rosanna Gentile
Onore, sacrificio e coraggio: i tre
elementi che hanno fatto da filo conduttore a “Omaggio alla vita”, la
manifestazione fortemente voluta dai caschi rossi di Salerno e organizzata in
sinergia con i Veterani dello Sport che si è svolta questa mattina presso il
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco in via S. Eustachio. Al taglio del
nastro hanno preso parte il comandante Paolo Moccia, il prefetto Maria Gerarda
Pantalone, il presidente provinciale del C.O.N.I. Mimma Luca e il
consigliere comunale con delega allo sport, l’arch. Marco Petillo.
Il prefetto, con un toccante discorso, ha
voluto evidenziare il valore fondamentale del rispetto delle regole e del senso
di sacrificio che accomunano gli sportivi, quelli veri, quelli ben lontani dai
fatti di Nocera che hanno macchiato di infamia il calcio campano agli occhi
della Nazione, da un lato e il costante lavoro degli uomini che, con coraggio e
devozione, affrontano le fiamme per mestiere.
Un binomio, sport e Vigili del Fuoco,
che si può racchiudere in un unico nome: Simone Vitale. A lui, Simone, giovane
pallavolista e vigile volontario medaglia d’oro al merito civile che sacrificò
la propria vita su quel treno maledetto insieme ad altri tre ragazzi di Salerno
in quel lontano 24 maggio 1999, è stata dedicata l’intera giornata alla quale
non potevano mancare i genitori.
“Omaggio alla vita” è stato un intenso
susseguirsi di gesti simbolici (come la deposizione di una corona di alloro ai
piedi del monumento ai caduti posto all’ingresso della caserma); di discorsi; di premiazioni e consegne di attestati di merito ai volontari che si sono distinti
in particolari azioni di soccorso; di esecuzioni musicali della banda regionale
dei Vigili del Fuoco in divisa d’epoca e dimostrazioni-esercitazioni che hanno
coinvolto la popolazione, con grande gioia dei più piccini.
Foto Gallery (fotografie di
proprietà Rosanna Gentile)
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