di Rosanna Gentile
La storia, l’arte e la cultura sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti,
ma spesso non ci facciamo caso. La vita che corre, gli impegni, il lavoro (o la
ricerca di esso), induce a trascurare le cose stupende che abbiamo sotto al
naso. Molti, poi, nel tempo libero cercano freneticamente mete turistiche da
conoscere, ignorando quasi del tutto il “nostro”, le bellezze di casa. Rimediare
è semplice. Basta una semplice passeggiata per il quartiere antico di Salerno
per incontrare le improvvise preziosità di chiese monumentali, palazzi che
nascondono dietro ai propri eterni portoni porzioni di storia, fontane, edicole
votive, resti archeologici, elementi barocchi, quasi impercettibili ad uno
sguardo distratto, ma che costituiscono il vasto patrimonio artistico del
tessuto urbano salernitano.
La
provincia di Salerno vanta una plurimillenaria esistenza, che parte dai più
lontani insediamenti etruschi prima, greci e romani dopo, sino a divenire regno
longobardo, prima ancora che normanno. Ha vissuto intensamente la stagione
risorgimentale fino a giungere ai tempi nostri, in cui l’edilizia più
propriamente moderna convive e si adatta agli antichi echi di un glorioso
passato.
Riportare alla memoria, attraverso l’osservazione, lo studio diretto
delle fonti e il racconto degli stessi cittadini, i dati storici, gli aneddoti
e le vicende umane che hanno caratterizzato i più importanti siti culturali della
provincia diventa un dovere (oltre che un piacere!) al fine di continuare a
garantire la loro stessa conservazione, tutela ed esistenza.
Ora
che ci siamo lasciati alle spalle l’inverno, con le sue impossibili intemperie,
usciamo alla scoperta dei nostri tesori: passeggiamo, con il naso all’insù, per
la nostra città. Lasciamoci guidare dalla bellezza e dalla volontà di
scoprirla. Armiamoci di una cartina di Salerno, scarpe comode, buona
compagnia e.. diventiamo turisti della nostra città!
Vi suggerisco alcuni posti o
dettagli di essi che vale la pena vedere
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Forno Municipale (oggi laboratorio di restauro
del Museo Archeologico Provinciale)
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Piazza Flavio Gioia: fontana; Porta con statua
di San Matteo e Edicola votiva dedicata alla Vergine
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Largo Matteo D’Aiello: fontana
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Largo Campo: fontana; Palazzo Genovese
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Largo Barbuti: Chiesa di Santa Maria
· Museo della Chirurgia Roberto Papi, in via Trotula de Ruggiero (parallela di Via Tasso)
Largo Montone e Palazzo Copeta
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Vicolo della Neve: Domus Romana
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Palazzo Ruggi D’Aragona: Fontana di Nettuno
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Palazzo San Massimo (o Maiuri; all’interno c’è
la Chiesa)
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Ex Chiesa di Sant’Apollonia
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Giardini della Minerva (panorama mozzafiato)
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Villa Avenia
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Ch. Santa Maria de Lama (due basiliche:
superiore e inferiore)
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Ch. San Pietro a corte
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Ch. S. Salvatore da Fondaco
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Palazzo D’Avossa
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Palazzo Conforti
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Complesso monumentale di Santa Sofia
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Ch. Di Sant’Andrea de Lavina (spalle Largo campo!)
· Edicole votive: nel centro storico sono
all’incirca una cinquantina (via Mercanti, via delle Btteghelle,etc.)
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Chiesa di Santa Maria de Alimundo (spoglie di
Masuccio Salernitano)
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Ch. San Filippo Neri
· Palazzo Pinto (pinacoteca); antica Cappella
dedicata alle Anime del Purgatorio (dal 1868 Pasticceria Pantaleone)
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Ex Chiesa di San Gregorio (oggi Museo virtuale
della Scuola Medica Salernitana)
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Cattedrale di San Matteo, con cripta