di Il viaggiatore
E' vero, sono di parte, non riuscirei mai
a scrivere un articolo sulla mia città senza metterci cuore e anima. Ma tant'è.
Salerno è una città che in venti anni ha cambiato totalmente volto. Il culmine
del suo grigiore a cavallo tra gli anni settanta e ottanta è stato spazzato via
da una ventata di cambiamento a dir poco epocale. Per quel che si poteva fare,
ovviamente. Il resto, figlio di una scriteriata speculazione edilizia e di una
politica dedita agli affarismi, ha creato un sostrato materiale (ma anche
culturale) che in alcuni casi è difficile da eliminare, in altri impossibile.
Ma non bisogna piangere sul latte versato e guardare avanti. Città del Sud con
mille difetti, sociali, occupazionali e culturali che si scontrano con le nuove
generazioni che hanno voglia di fare. Un patrimonio artistico davvero notevole,
il Duomo, il Teatro Verdi, gli scavi etruschi e un centro storico in cui
perdersi è davvero piacevole, sono alcuni degli elementi che fanno di questa
città una vera e propria perla che è avvolta in un abbraccio che parte da nord
con la costiera amalfitana e arriva a sud con quella cilentana. Un regalo della
natura. Un porto e una stazione turista nascente, una metropolitana leggera
appena inaugurata ed altre opere in costruzione vengono affiancate da una
manifestazione che ormai da anni hanno portato questa città alla ribalta
nazionale : le "Luci d'artista". Idea nata nella città sabauda di
Torino, viene poi importata, con grande successo, nella città di Salerno.
Chilometri e chilometri di installazioni luminose percorrono la città con
motivi più disparati, ogni anno un tema raccontato attraverso la luce.
Quest'anno, "Neve di primavera" promette di accogliere un numero
considerevole di curiosi e turisti che affolleranno la città da novembre fino a
febbraio, dimostrazione che anche una piccola città del sud può e deve
affrancarsi da stereotipi e pregiudizi veri solo in parte.
(fonte www.viaggiculinari.blogspot.it)
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