Mercoledì 13 novembre, dalle ore 18.30, il Museo “Città creativa”
taglia il nastro di una nuova esposizione monografica che focalizza
l’attenzione sull’artista Paolo Tommasini, giovane promessa dell’avanguardia
ceramica contemporanea, inedito per la nostra città.
Paolo Tommasini nasce a Bologna, vive da tempo a San Nicola
Arcella (CS) dove da artista sviluppa la tecnica Raku con creatività
multiforme. Parte della sua ricerca è esposta in questa occasione come tensione
contrapposta tra Fragilità ed Antifragilità da proporre alla Città di Milano
che nel 2015 vivrà con L’Expò il suo tentativo di reinterpretare i temi della
città globale sostenibile e felice. Il respiro della Terrà tornerà a Milano al
centro della riflessioni sulla città fragile dove la terracotta e la ceramica
vengono presentate come linguaggio di un futuro ancora da decodificare.
La tecnica adottata per tutte le opere in mostra è il raku,
l’antichissima tecnica orientale risalente al sacro culto del tè dei monaci del
Giappone medievale nonché alla filosofia zen.
Le opere sono tutte sculture dalla plastica e dinamica forma
sperimentale che può considerarsi innovativa. L’attualità delle forme si
intreccia con linguaggi arcaici di civiltà lontane, forme apparentemente
arcaiche si mostrano come desideri di futuro, come ricerca del nuovo, come
dualità irrinunciabile. Animali ed oggetti hanno anime visibili, mentre le forme
che assomigliano all’uomo in realtà sono spirito neutro cioè nuovi beni
pubblici di cui avremmo bisogno per la nuova ricerca sulla felicità.
“La maestria sulla tecnica raku è sorprendente, il linguaggio è
elegante, la tecnica specifica è raffinata, la modernità è evidente. Le opere
di Paolo Tommasini vivranno a Rufoli di Ogliara dove la natura ha nascosto
argilla magica usata da artisti e ceramisti da sempre e dove il furore
artistico di altri mille artisti potrebbe essere soddisfatto con abbondanza per
i prossimi duemila anni”, afferma il prof. Pasquale Persico, curatore della
mostra.
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