Venerdì 20 settembre, alle ore 9.30, il Sindaco di Salerno e Vice
Ministro Infrastrutture e Trasporti Vincenzo
De Luca presiederà alla cerimonia di riapertura di Palazzo Fruscione nel
cuore del centro storico di Salerno (poco distante da San Pietro a Corte). Il
prezioso edificio è tornato al suo antico splendore dopo i complessi lavori di
restauro eseguiti dal Comune di Salerno. Per celebrare l’evento il Comune
di Salerno ha organizzato, per il giorno venerdì 20 ed il giorno sabato 21
settembre, un ricco programma di visite guidate, concerti di musica classica e
jazz. I cittadini ed i visitatori potranno così conoscere da vicino un luogo
incantevole.
- Venerdì 20 settembre, presso Area Complesso San Pietro a Corte
ore 18,00-ore 20,30: Musica classica
ore 21,00-ore 23,00: Latin Jazz
- Sabato 21 settembre, presso Area Complesso San Pietro a Corte
ore 22,00-24,00: Gipsy
(Fonte: uff.
stampa comune di Salerno)
Approfondimento: "Dentro il Palazzo"
Il palazzo Fruscione sorge nel pieno centro storico della città di
Salerno, nel quartiere detto dei barbuti dalla lontana epoca in cui i
Longobardi si stabilirono in città.
La denominazione del fabbricato deriva dall’ultima famiglia che lo
ha abitato, la famiglia Fruscione, appunto, cui il palazzo è stato espropriato
nel 1967 per pubblica utilità.
Esso si sviluppa attualmente in cinque livelli fuori terra per
un’altezza totale di quasi 25 metri, ed occupa un’area pari ad oltre 530 metri
quadrati. La facciata principale dell’edificio reca una impostazione di tipo
ottocentesco, ovvero: allineati con i vani a pianterreno, cinque finestre al
primo piano, cinque balconi al secondo, una finestra centrale e altri quatto
balconi all’ultimo piano. Il lato opposto, invece, è quasi completamente
occupato dalla chiesa dell’Annunziatella di S. Andrea, fondata nel 1726
occludendo completamente la stretta stradina che costeggiava il fronte nord del
fabbricato.
I prospetti laterali conservano pregevoli decorazioni databili
intorno alla metà del XIII secolo d.C. ed appartenenti ad un antico edificio
che poteva essere l’Episcopio di Salerno, o forse la residenza di un principe
normanno. Più precisamente, al livello stradale lungo il vicolo dei Barbuti,
sebbene ad una quota inferiore rispetto all’attuale piano stradale, si possono
osservare tre archi in tufo bicromo, che si impostano su due colonne molto
esili aventi capitello a volute. L’arco centrale è poi sormontato da una
trifora realizzata con tarsie lapidee.
Al secondo livello del palazzo Fruscione, poi, si conservano
alcune bifore, anch’esse sorrette da colonne, mentre il terzo piano mostra un
loggiato costituito da archetti ogivali intrecciati, impostati su colonnine che
poggiano su una fascia continua lavorata a losanghe. Il loggiato doveva avere
la funzione di illuminare gli spazi retrostanti con una apertura continua,
avente un interasse tra le colonnine pari a circa 60 centimetri.
Il prospetto sud dell’edificio, poi, presenta al livello stradale
due colonne, al primo e secondo livello alcune bifore ed archetti intrecciati.
La struttura è costituita da parti aggregatesi in epoche diverse;
il nucleo più antico risale all’alto medioevo e raggiunge la quota attuale di
circa 7 metri dal piano stradale, ma nel XII secolo doveva approfondirsi di
ulteriori 3,70 metri circa; esso fu sopraelevato già in età normanna e, più
tardi, a cavallo tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento.
Nel secolo scorso, infine, il palazzo fu ristrutturato e portato a quattro
piani.
All’interno, risalgono all’alto medioevo i due piedritti marmorei,
alti 160 centimetri, decorati con motivi vegetali, conservati sul lato destro
dell’androne.
(Testo e immagine “Palazzo Fruscione” di MP Mirabilia srl)
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