MODENA: “IL GUERCINO RITROVATO” presso il Palazzo Ducale di
Modena
Dal 22 settembre al 30 novembre 2013
Modena si prepara a
essere protagonista di un’esposizione tra le più suggestive dell’anno: dal 22
settembre al 20 novembre, presso la Sala del Trono di Palazzo Ducale, il
pubblico per la prima volta potrà ammirare “Giuseppe e la moglie di Putifarre”,
capolavoro del Guercino recentemente ritrovato ed entrato nella collezione
della Zanasi Foundation.
“Giuseppe e la moglie di Putifarre” fu eseguito dal Guercino nel 1631 per Francesco I d’Este, duca di Modena, e successivamente venne disperso. Gli studiosi erano perfettamente a conoscenza dell’esistenza del capolavoro, proprio grazie alla notevole mole di documentazione esistente sul Guercino, ma il passaggio del dipinto per molte famiglie private ne fece perdere le tracce. Si pensa che fu Laura Martinozzi, membro del governo modenese molto stimata dalla famiglia d’Este, a ricevere in dono il quadro e a portarlo con sé nelle maggiori corti europee una volta ritiratasi a vita privata. Dopodiché il capolavoro passò nelle proprietà di varie famiglie della nobiltà umbro-marchigiana, fino all’acquisizione da parte della Zanasi Foundation, avvenuta nel 2011. Dunque, dopo secoli in cui se ne persero completamente le tracce, questa straordinaria opera sarà visibile al grande pubblico a Modena, in una mostra curata da Nicholas Turner e Federica Gasparrini, ospitata negli spazi di uno dei più prestigiosi edifici seicenteschi italiani, Palazzo Ducale, oggi sede dell’Accademia Militare.
“Giuseppe e la moglie di Putifarre” fu eseguito dal Guercino nel 1631 per Francesco I d’Este, duca di Modena, e successivamente venne disperso. Gli studiosi erano perfettamente a conoscenza dell’esistenza del capolavoro, proprio grazie alla notevole mole di documentazione esistente sul Guercino, ma il passaggio del dipinto per molte famiglie private ne fece perdere le tracce. Si pensa che fu Laura Martinozzi, membro del governo modenese molto stimata dalla famiglia d’Este, a ricevere in dono il quadro e a portarlo con sé nelle maggiori corti europee una volta ritiratasi a vita privata. Dopodiché il capolavoro passò nelle proprietà di varie famiglie della nobiltà umbro-marchigiana, fino all’acquisizione da parte della Zanasi Foundation, avvenuta nel 2011. Dunque, dopo secoli in cui se ne persero completamente le tracce, questa straordinaria opera sarà visibile al grande pubblico a Modena, in una mostra curata da Nicholas Turner e Federica Gasparrini, ospitata negli spazi di uno dei più prestigiosi edifici seicenteschi italiani, Palazzo Ducale, oggi sede dell’Accademia Militare.
ROMA: “Guido Guidi. Cinque paesaggi” presso Istituto Centrale
per il Catalogo e la Documentazione (ICCD)
Dal 19 al 30 settembre 2013
Si apre giovedì 19 settembre 2013 alle ore 18.00 a Roma, negli spazi
museali dell’ICCD recentemente ristrutturati, la prima personale di Guido Guidi
a Roma. La mostra affronta il periodo inaugurale di una ricerca, avviata da
Guidi nel 1982-1983, caratterizzata dal passaggio a una macchina fotografica di
grande formato; con essa avvia l’esplorazione di paesaggi collocati lungo un
asse geografico che dal circondario cesenate – luogo di nascita e di residenza
del fotografo – si prolunga verso nord sino a Venezia, la sua città adottiva, e
alle Prealpi venete. Lungo questo tragitto, compiuto settimanalmente per anni,
Guidi ha fotografato dapprima autonomamente, quindi sulla scorta di incarichi
ricevuti dal Dipartimento di Urbanistica dell’Università IUAV di Venezia, dando
vita ad un corposo archivio di immagini in grandissima parte inedite. Da questo
viaggio ripetuto e dai progetti sviluppati nel corso degli anni emergono
diversi paesaggi che la mostra seleziona come altrettanti nodi di una precoce
sezione della geografia italiana: il paesaggio campestre e agrario della
provincia di Cesena, quello lineare della via Romea, quello dell’urbanizzazione
diffusa fra Mestre, Padova e Treviso, quello industriale di Porto Marghera, e
infine quello storico del Monte Grappa, teatro della Prima Guerra Mondiale. Le 138 fotografie in mostra
forniscono una descrizione accurata e anti-retorica di luoghi considerati
marginali dall’iconografia ufficiale; allo stesso tempo, a distanza di
trent’anni esse assumono già un inestimabile valore storico a fronte delle
rapidissime trasformazioni subite dal paesaggio e nel contesto della rinnovata
attenzione portata su di esso dalla cultura urbanistica e paesaggistica.
La mostra, ideata insieme ad Antonello Frongia, ha l’obiettivo di riallacciare un nesso fra tradizioni, pratiche e generi fotografici che critica e storiografia hanno a lungo tenuto distinti, come la fotografia di “documentazione” e quella di “ricerca”, auspicando la ripresa di un dibattito sul valore e sulle possibilità della fotografia di paesaggio in epoca contemporanea. L’iniziativa offre così un’occasione importante per continuare a sondare dimensioni concettuali e figurative del territorio italiano.
La mostra, ideata insieme ad Antonello Frongia, ha l’obiettivo di riallacciare un nesso fra tradizioni, pratiche e generi fotografici che critica e storiografia hanno a lungo tenuto distinti, come la fotografia di “documentazione” e quella di “ricerca”, auspicando la ripresa di un dibattito sul valore e sulle possibilità della fotografia di paesaggio in epoca contemporanea. L’iniziativa offre così un’occasione importante per continuare a sondare dimensioni concettuali e figurative del territorio italiano.
MILANO: “Litterae - Ovvero La Bella Scrittura” presso la
Biblioteca Nazionale Braidense
Dal 19 al 30 settembre 2013
La mostra “Litterae – Ovvero la Bella Scrittura”, organizzata dall’Associazione Cento Amici del
Libro in
collaborazione con laBiblioteca
Nazionale Braidense, verrà inaugurata
nella Sala Maria Teresa della Biblioteca (Via Brera, 28 – Milano) il 19 settembre 2013
alle ore 18.
Presentazione di Andrea De Pasquale, Direttore Biblioteca Nazionale Braidense e di Laura Tirelli, Presidente Cento Amici del Libro, intervengono Laura Nicora, Paleografa e Giovanni De Faccio, Calligrafo.
Presentazione di Andrea De Pasquale, Direttore Biblioteca Nazionale Braidense e di Laura Tirelli, Presidente Cento Amici del Libro, intervengono Laura Nicora, Paleografa e Giovanni De Faccio, Calligrafo.
La mostra sarà aperta
al pubblico dal 19 al 30 settembre
2013 dalle
ore 9,30 alle ore
13,30 dal lunedì al sabato.
L’esposizione in ricordo di Paolo Tirelli, per alcuni
anni Presidente dell’Associazione, curata da Laura Nicora e Michele Losacco,
presenta una raccolta di pergamene moderne della “Collezione Tirelli” che
rappresentano i vari esempi di calligrafia nel corso dei secoli, accompagnata
da documenti manoscritti e autografi originali (XIV-XX secolo) della Braidense.
Nell'ambito delle Giornate Europee
del Patrimonio 2013, sabato 28 settembre alle
ore 10,30 i curatori della mostra accoglieranno i
visitatori proponendo una visita guidata. E' necessaria la
prenotazione all'indirizzo: b-brai.comunicazione@beniculturali.it
NAPOLI: “Wim Wenders – Appunti di viaggi. Armenia Giappone
Germania” presso il Museo Pignatelli
Dal 21 settembre al 17 novembre 2013
Appunti di Viaggio è
il titolo della mostra allestita a Villa Pignatelli dal 21 settembre al 17
novembre 2013, che raccoglie una selezione di 20 fotografie di diverso formato
scattate nell’ultima decade e tratte dalla pubblicazione più recente di Wim Wenders,
Places Strange and Quite edita nel 2011. Le
opere esposte, realizzate in Germania, Armenia e Giappone sono accompagnate da
brevi appunti dell’artista che “immortalano” il pensiero al pari delle
immagini. La fotografia è per Wenders, uno
dei principali protagonisti del Nuovo Cinema Tedesco, strumento per fissare
la realtà dalla quale l’uomo si sta progressivamente allontanando rapito dalla
virtualità dell’epoca contemporanea e favorito dall’utilizzo delle nuove
tecnologie digitali. L’apparente
staticità delle immagini, confrontata con quelle in movimento dei film, è
superata divenendo spunto per un racconto. Frammenti di una verità personale
dichiarata attraverso l’”angolazione” che stimolano però la capacità
immaginifica dello spettatore, accompagnato in questo viaggio anche dagli
appunti dell’artista. Il corpus di opere in mostra rispecchia i filoni
principali della ricerca di Wenders: la percezione diretta della realtà nel
vedere e nel viaggiare. Immagini sospese che raccontano il passaggio dell’uomo
attraverso la sua assenza, la memoria dei luoghi in un silenzioso flusso del
tempo. La mostra, curata
da Adriana Rispoli, è promossa e organizzata dalla Soprintendenza Speciale per
il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale
della città di Napoli con Incontri Internazionali d’Arte e Civita. E’
realizzata con il patrocinio della Regione Campania e grazie al supporto di:
Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia, Goethe Institut di Napoli,
Caronte & Tourist, Sorgenia, MAG JLT, Metropolitana Napoli; con la
collaborazione tecnica di Willis Italia.
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