Dedicata ad Auguste Rodin (Parigi 1840 – Meudon 1917), che con Michelangelo è uno dei
più grandi rivoluzionari della tradizione plastica moderna, l’esposizione vanta
un corpus di oltre 60 opere.
Erotismo, classicismo, maturità e non finito: i fili
conduttori che accompagnano il visitatore nel viaggio artistico promosso e prodotto dal
Comune di Milano, tra il candore del materiale e la profonda espressività dei
soggetti ritratti.
Nelle opere di Rodin, il marmo prende vita e, quindi, diventa forma, corpo e sensualità.
Come “Il
bacio”, il gruppo scultoreo raffigurante due amanti (che poi sono Paolo e
Francesca, la cui vicenda è narrata nel V Canto dell’Inferno di Dante) immortalati nell’atto amoroso del bacio. L’opera, al tempo in cui fu generata (1886), fece molto parlare di sé, scandalizzando per la carica erotica dei due corpi nudi, legati in un abbraccio per
nulla ingenuo. Da quel lontano anno, superato lo stupore iniziale, Il Bacio di
Rodin non ha mai smesso di far innamorare di sé. Di fronte ad essa, lo spettatore rischia di sentirsi l'estraneo di troppo...
La mostra, inaugurata lo scorso 17 ottobre, resterà aperta
fino a gennaio 2014.
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