SALERNO - Invito divulgato dall'Associazione Culturale "Erchemperto":
Da martedì 11 e domenica 30 giugno 2013, il Giardino della
Minerva di Salerno ospita la mostra fotografica PROFUMO DI FIORI,
organizzata dall'Associazione Fotografica Colori Mediterranei in collaborazione con la Fondazione
Scuola Medica Salernitana, l'Associazione Erchemperto e il Giardino della Minerva. Le foto saranno in esposizione presso il Giardino della Minerva in via Ferrante
Sanseverino, 1 - Centro Storico di Salerno.
Orari apertura: 10:00 - 13:00 ; 17:00 - 20:00
Sarà anche l'occasione per visitare i Giardino e
godere delle sue fioriture
IL GIARDINO DEI SEMPLICI
Approfondimento “Il Mastrillo”
di Rosanna
Gentile
Al civico numero 1 di via Ferrante Sanseverino, un portone in legno
chiuso in un portale in pietra, ci conduce nell’importante Giardino della
Minerva. Sviluppandosi a ridosso delle mura occidentali della città in epoca
medievale, il giardino è situato nell’antica zona di Salerno che era chiamata
“Plaium montis”. Questa disegnava un’asse immaginaria che, costeggiando il
torrente Fusandola, scendeva dal Castello di Arechi sino all’attuale villa
Comunale di Salerno e si caratterizzava per una serie di terrazzamenti del
terreno adibiti a orti.
Di origine duecentesca, il giardino apparteneva alla stimata
famiglia Silvatico e la sua storia divenne importante a partire dal
Quattrocento, quando il grande conoscitore di piante medicinali Matteo Silvatico
(famoso anche per esser stato medico personale del re di Napoli Roberto d’Angiò),
sfruttando il terreno e la ricca presenza d’acqua, istituì il giardino dei semplici, fondando così il primo
orto botanico del genere in Europa. In esso, coltivò numerose piante al fine di
estrarne i principi attivi e sfruttarne le capacità terapeutiche. Silvatico,
aprendo le porte del giardino agli studenti di medicina della famosa Scuola
Medica Salernitana, svolgeva anche un interessante apprendistato, volto a far
conoscere non solo i vari nomi dei vegetali, ma soprattutto le loro
caratteristiche, i procedimenti di coltivazione e la lavorazione.
Il Giardino perse questa sua specifica identità dalla metà del
Seicento, quando fu venduto, annesso al palazzo, a una ricca famiglia che lo
trasformò in semplice giardino della dimora nobiliare.
In seguito alla seconda guerra mondiale e per volere del suo
ultimo proprietario, il professor Giovanni Capasso, sia il giardino sia il
palazzo furono donati all’Asilo di Mendicità, per poi passare al Comune di
Salerno che ancora ne detiene la proprietà.
Al fine di realizzare un giardino
dei semplici in onore di Matteo Silvatico, l’Amministrazione Comunale
realizzò tra il 2000 e il 2001, con i fondi europei, una risistemazione dell’edificio
(il cui ingresso è al civico 15 di via Porta Ronca) e dell’orto, rispettando i
canoni sei-settecenteshi e conferendo al sito l’attuale aspetto.
Il sito, probabilmente, prende nome dal bassorilievo della Gorgone
(che compare sulla spilla della dea Minerva) che decora la fontana del secondo
terrazzo noto per la presenza delle piante di colocasia.
A oggi il giardino si
sviluppa su diversi terrazzamenti, collegati da una lunga scalea panoramica (del
XVII sec., circa), costruita sulle antiche mura cittadine, con decorazioni a
stucco e pilastri a pianta cruciforme, sui quali prende posto un pergolato in
legno.
Ogni terrazzamento presenta un articolato sistema di distribuzione
dell’acqua, formato da una serie di canali, fontane e vasche ed è organizzato
secondo un ordine caratteristico che rispetta la classificazione delle piante.
A riguardo molto interessante è il primo terrazzo che è stato sistemato seguendo
il preciso e armonioso schema della teoria galenica dei quattro umori (basata,
a sua volta, sulla teoria degli elementi). Su ognuno dei terrazzi sono allocate
varie e rare piante, di diversa provenienza, con disparate e specifiche caratteristiche.
Nei locali di Palazzo Capasso si possono osservare una serie di
tegole medievali dipinte ed è anche possibile consultare il virtuale Archivio
Storico della Botanica salernitana. In alcune stanze dell’edificio, ultimamente
(2008), è stata allestita una mostra permanente di libri e materiale
farmaceutico d’epoca, che va a formare il Museo della Farmacia, fondato in
memoria del farmacista salernitano Rosario Mazzella.
Il Giardino della Minerva è un piccolo angolo di paradiso dal
panorama mozzafiato: da esso si può ammirare sia l’intera città dall’alto (dalla
costiera amalfitana fino a quella cilentana), sia il sottostante Giardino di
Villa Avenia.
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