giovedì 13 giugno 2013

PROFUMO DI FIORI al Giardino della Minerva, fiore all'occhiello della Salerno culturale

SALERNO - Invito divulgato dall'Associazione Culturale "Erchemperto":

Da martedì 11 e domenica 30 giugno 2013, il Giardino della Minerva di Salerno ospita la mostra fotografica PROFUMO DI FIORI, organizzata dall'Associazione Fotografica Colori Mediterranei in collaborazione con la Fondazione Scuola Medica Salernitana, l'Associazione Erchemperto e il Giardino della Minerva. Le foto saranno in esposizione presso il Giardino della Minerva in via Ferrante Sanseverino, 1 - Centro Storico di Salerno.
Orari apertura: 10:00 - 13:00 ; 17:00 - 20:00
Sarà anche l'occasione per visitare i Giardino e godere delle sue fioriture

IL GIARDINO DEI SEMPLICI
Approfondimento “Il Mastrillo”
di Rosanna Gentile

Al civico numero 1 di via Ferrante Sanseverino, un portone in legno chiuso in un portale in pietra, ci conduce nell’importante Giardino della Minerva. Sviluppandosi a ridosso delle mura occidentali della città in epoca medievale, il giardino è situato nell’antica zona di Salerno che era chiamata “Plaium montis”. Questa disegnava un’asse immaginaria che, costeggiando il torrente Fusandola, scendeva dal Castello di Arechi sino all’attuale villa Comunale di Salerno e si caratterizzava per una serie di terrazzamenti del terreno adibiti a orti.
Di origine duecentesca, il giardino apparteneva alla stimata famiglia Silvatico e la sua storia divenne importante a partire dal Quattrocento, quando il grande conoscitore di piante medicinali Matteo Silvatico (famoso anche per esser stato medico personale del re di Napoli Roberto d’Angiò), sfruttando il terreno e la ricca presenza d’acqua, istituì il giardino dei semplici, fondando così il primo orto botanico del genere in Europa. In esso, coltivò numerose piante al fine di estrarne i principi attivi e sfruttarne le capacità terapeutiche. Silvatico, aprendo le porte del giardino agli studenti di medicina della famosa Scuola Medica Salernitana, svolgeva anche un interessante apprendistato, volto a far conoscere non solo i vari nomi dei vegetali, ma soprattutto le loro caratteristiche, i procedimenti di coltivazione e la lavorazione.
Il Giardino perse questa sua specifica identità dalla metà del Seicento, quando fu venduto, annesso al palazzo, a una ricca famiglia che lo trasformò in semplice giardino della dimora nobiliare.
In seguito alla seconda guerra mondiale e per volere del suo ultimo proprietario, il professor Giovanni Capasso, sia il giardino sia il palazzo furono donati all’Asilo di Mendicità, per poi passare al Comune di Salerno che ancora ne detiene la proprietà.
Al fine di realizzare un giardino dei semplici in onore di Matteo Silvatico, l’Amministrazione Comunale realizzò tra il 2000 e il 2001, con i fondi europei, una risistemazione dell’edificio (il cui ingresso è al civico 15 di via Porta Ronca) e dell’orto, rispettando i canoni sei-settecenteshi e conferendo al sito  l’attuale aspetto.
Il sito, probabilmente, prende nome dal bassorilievo della Gorgone (che compare sulla spilla della dea Minerva) che decora la fontana del secondo terrazzo noto per la presenza delle piante di colocasia.  
 A oggi il giardino si sviluppa su diversi terrazzamenti, collegati da una lunga scalea panoramica (del XVII sec., circa), costruita sulle antiche mura cittadine, con decorazioni a stucco e pilastri a pianta cruciforme, sui quali prende posto un pergolato in legno.
Ogni terrazzamento presenta un articolato sistema di distribuzione dell’acqua, formato da una serie di canali, fontane e vasche ed è organizzato secondo un ordine caratteristico che rispetta la classificazione delle piante. A riguardo molto interessante è il primo terrazzo che è stato sistemato seguendo il preciso e armonioso schema della teoria galenica dei quattro umori (basata, a sua volta, sulla teoria degli elementi). Su ognuno dei terrazzi sono allocate varie e rare piante, di diversa provenienza, con disparate e specifiche caratteristiche.
Nei locali di Palazzo Capasso si possono osservare una serie di tegole medievali dipinte ed è anche possibile consultare il virtuale Archivio Storico della Botanica salernitana. In alcune stanze dell’edificio, ultimamente (2008), è stata allestita una mostra permanente di libri e materiale farmaceutico d’epoca, che va a formare il Museo della Farmacia, fondato in memoria del farmacista salernitano Rosario Mazzella.   
Il Giardino della Minerva è un piccolo angolo di paradiso dal panorama mozzafiato: da esso si può ammirare sia l’intera città dall’alto (dalla costiera amalfitana fino a quella cilentana), sia il sottostante Giardino di Villa Avenia.  

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